MT - Controlli magnetoscopici (UNI 7062-72)

Prove non Distruttive e l'applicazione dei Metodi di Verifica
Gli esami magnetoscopici sfruttano il paramagnetismo di alcuni metalli (capacità di non opporsi al passaggio del campo magnetico), o meglio ancora il ferromagnetismo (capacità di concentrarlo) per evidenziare le anomalie delle linee di flusso del campo magnetico nei pressi di un difetto superficiale.
MATERIALI E PROPRIETÀ MAGNETICHE
Sono controllabili tutti i materiali ferromagnetici con una permeabilità relativa > di 100 μr. Esempi: ferro, acciaio, fusioni in ghisa. I campi magnetici si creano all’interno ed intorno ad un magnete permanente o attorno ad un conduttore percorso da corrente elettrica.
L’esame è generalmente effettuato seguendo le fasi successive:

1. Preparazione e pulizia della superficie
2. Irrorazione del rilevatore
3. Ispezione
4. Smagnetizzazione
5. Pulizia finale
Successivamente all’irrorazione si deve effettuare l’ispezione finale.
L’illuminazione usata dipende dal tipo di Particelle magnetiche impiegate:
•luce bianca per il metodo Particelle magnetiche nere
•luce ultravioletta per quelle fluorescenti